30 novembre: Addicted, presentazione al Circolo dei Lettori di Andria (Ba)

Con una splendida presentazione serale, curata da Gigi BrandonisioCarlotta Susca e Michele Casella hanno partecipato all’incontro dedicato al volume Addicted, organizzato dal Circolo dei Lettori di Andria lo scorso 30 novembre. A questo link alcune foto della serata.

Storie (in) Serie #2 su Letteratitudine

Su Letteratitudine, il blog di Massimo Maugeri, il resoconto del secondo appuntamento di Storie (in) Serie (II edizione). Con Michele Casella e Carlotta Susca, ospite Ilaria Feole (FilmTv) si è parlato di eroine e serialità televisiva.

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Storie (in) Serie #1 su Letteratitudine

Su Letteratitudine, il blog di Massimo Maugeri, il resoconto del primo appuntamento di Storie (in) Serie (II edizione). Con Michele Casella e Carlotta Susca, ospite Luca Pacilio (direttore de Gli Spietati) si è parlato di Potere: presidenti, papi, investigatori, sognatori.

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9 novembre: Storie (in) Serie: Le serie TV raccontate a teatro

Torna la rassegna multimediale dedicata alle serie TV del nuovo millennio, raccontate da giornalisti ed esperti attraverso talk e proiezioni. La seconda edizione di Storie (in) Serie parte al Teatro Kismet OperA di Bari da giovedì 9 novembre (ore 21) con la direzione artistica di Carlotta Susca e Michele Casella, entrambi autori di Addicted – Serie TV e dipendenze.

Giovedì 9 novembre
Il racconto del potere: presidenti, papi, sognatori, investigatori
[House of Cards, South Park, The Young Pope, Twin Peaks, MINDHUNTER, Sherlock, In Treatment]

Ospite: Luca Pacilio (Gli Spietati)

«Il potere è la solida costruzione in pietra che dura per secoli. Non riesco a rispettare chi non vede questa differenza» (Frank Underwood).
Il Presidente di House of Cards e il papa giovane di Sorrentino sono due rappresentazioni contemporanee del potere secolare e di quello spirituale, due declinazioni della figura dell’uomo politico che determina i destini del mondo occidentale.
Il potere nelle serie TV non è solo rappresentato attraverso protagonisti iconici: sia The Young Pope che la terza stagione di Twin Peaks catturano lo spettatore con la forza delle immagini, quelle maestose con Jude Law che si affaccia su piazza San Pietro e quelle stranianti dirette da David Lynch, che ci proietta in una esplosione atomica.
Altri personaggi ancora esercitano un potere mentale, utile alle indagini e al proprio ego: è il caso dei protagonisti di Mindhunter, Sherlock e In Treatment.

Giovedì 23 novembre
Le eroine: ancelle, bugiarde, segretarie, wrestler
[The Handsmaid’s Tale, Big Little Lies, Gilmore Girls, Twin Peaks, GLOW, Stranger Things, Sense8]

Ospite: Ilaria Feole (FilmTV)

Che le protagoniste delle serie TV non abbiano nulla da invidiare alla loro controparte maschile è ormai evidente: la serialità televisiva rappresenta donne che reggono l’intera narrazione, come la protagonista di The Handsmaid’s Tale, serie tratta dal libro di Margaret Atwood, come il gruppo di “bugiarde” d’eccezione di Big Little Lies (fra cui Nicole Kidman e Reese Witherspoon), o ancora come le wrestler di GLOW, che rappresentano sul ring la contrapposizione USA-URSS in piena Guerra Fredda.
Anche quando non sono protagonisti assoluti, i personaggi femminili si distinguono: è il caso di Eleven, la ragazzina con poteri telecinetici di Stranger Things, delle donne dell’ottetto dei personaggi di Sense8 o di Diane Evans in Twin Peaks, interpretata da una straordinaria Laura Dern.

Giovedì 7 dicembre
La fantascienza: distopie, utopie, precognizioni
[Black Mirror, Philip K. Dick’s Electric Dreams, Doctor Who, The OA, Westworld, Rick & Morty]

Ospite: Fabio Deotto (La Lettura – Corriere della Sera)

La fantascienza migliore si è sempre caratterizzata come una modalità obliqua per raccontare il presente e per mettere in guardia da derive future; le serie TV da un lato adattano per il piccolo schermo i classici della letteratura (su tutti Philip K. Dick), dall’altro inventano nuovi mondi e riflettono sulle derive contemporanee, come accade con Black Mirror, e ancora fanno leva su tutti gli stereotipi del genere per costruire nuovi prodotti in cui la narrazione è accelerata e vertiginosa (è il caso di Rick and Morty). A volte l’evoluzione interna di una serie TV è in grado di renderla la più longeva, rigenerandosi come il protagonista di Doctor Who.

Giovedì 21 dicembre
Il ritmo delle storie: la musica nella serialità televisiva
[The Get Down, Vinyl, Gomorra – La serie, The Knick, Twin Peaks, Stranger Things]

Ospite: Rossano Lo Mele (Rumore)

La serialità televisiva ha accentuato la stringente correlazione fra immagine e musica, creando strutture narrative in cui il suono risulta determinante nella costruzione delle storie e nelle relazioni fra i personaggi. Un’immersione nelle immagini e nelle colonne sonore che hanno contribuito a rendere uniche alcune delle serie più importanti degli ultimi anni, rappresentando momenti fondanti della recente storia culturale (The Get Down, Vinyl), catapultando lo spettatore in un period drama dalle ritmiche elettroniche (The Knick), rinnovando gli stilemi del racconto di avventura (Stranger Things) o trasportandoci verso uno straniamento onirico (Twin Peaks).

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Biglietto unico > 5 euro

Info:
Teatro Kismet | strada San Giorgio Martire 22/F
☏ 080 579 76 67
✎ botteghino@teatrokismet.it
www.teatridibari.it

Philip Dick’s Electric Dreams, la nuova serie tv tratta dall’opera dello scrittore statunitente

C’è sempre un buon motivo per parlare di Philip K. Dick, ma la recente uscita di Blade Runner 2049 e della serie TV Philip K. Dick’s Electric Dreams apre nuovi orizzonti di approfondimento e confronto.

Clicca qui per leggere l’articolo di Michele Casella pubblicato su Pagina99 del 20 ottobre 2017, una riflessione sul rapporto fra il mondo audiovisivo e l’opus di Dick, che coi suoi 44 romanzi e 121 racconti resta una miniera di potentissime suggestioni.

«Nell’opera dello statunitense è raccolta l’eredità della sci-fi classica – col suo stupore per la scoperta e lo sgomento dell’ignoto – ma sono perfettamente fissate tanto le inquietudini del contemporaneo quanto le visioni avveniristiche di un futuro sconcertante.»